Ho davvero bisogno di un generatore di backup per la mia casa o la mia azienda?
Questa è la domanda che molti potenziali acquirenti si pongono considerandolo nell’immediato un esborso forse non così necessario come sembra, in realtà le cose stanno diversamente e in definitiva il quesito risulta essere mal posto.
Avere o meno un generatore di emergenza, infatti, più che essere un’opzione è una necessità resa tale della quotidianità che ci circonda.
Oggigiorno si può davvero vivere senza elettricità? Forse per un periodo di tempo molto limitato, ma alla lunga i disagi che ne deriverebbero riuscirebbero a mettere in ginocchio l’umanità. Il fatto è che l’elettricità spesso la si tende a considerare come un qualcosa di ovvio, una presenza talmente insita nella vita di tutti i giorni da essere ormai divenuta scontata.
Ma se per qualsivoglia motivo ci si ritrovasse d’improvviso senza elettricità in casa o in azienda?
Andremo quindi ora ad analizzare le motivazioni principali che fanno di un generatore di backup una realtà imprescindibile.
Vedi anche : Generatori di corrente – guida all’acquisto
Cos’è un generatore di backup e come funziona?
Prima di analizzare nel dettaglio le ragioni che rendono un generatore di backup così fondamentale in diversi ambiti, occorre comprendere bene cosa sia e come funzioni.
Un generatore di backup, comunemente noto anche con il nome di gruppo elettrogeno, è essenzialmente una fonte di alimentazione autonoma in grado di produrre energia elettrica tramite un motore a scoppio alimentato con carburante.
Non di rado, infatti, capita che si verifichino dei cali di potenza elettrica attribuibili per lo più a eventi atmosferici o attività dell’uomo, senza ovviamente considerare la concreta possibilità di un sovraccarico improvviso della rete elettrica di portata così ampia da lasciare al buio persino interi quartieri.
Ecco allora come in casi simili la presenza di un generatore di backup è fortemente consigliata, fermo restando che in tale discorso ci si riferisce all’ambito residenziale. Quello aziendale, proprio perché tale, necessita di un’alimentazione costante, motivo per cui il possesso di un generatore di emergenza non è configurabile come una scelta opzionabile, ma come autentica necessità.
Il sistema di funzionamento di un generatore di backup è peculiare e si basa essenzialmente su un perfetto equilibrio tra un motore elettrico, responsabile dell’intensità di rotazione, e di un alternatore elettrico, l’elemento che fattivamente sfrutta tale rotazione per generare energia elettrica.
Proprio in virtù di tale funzionamento, il generatore di backup è anche tecnicamente conosciuto con la denominazione di generatore di corrente alternata.
Naturalmente all’interno del suddetto generatore vi sono sia parti elettroniche sia parti elettriche, entrambe collocate e assemblate in maniera tale da garantire il maggior risparmio di spazio possibile. Com’è logico intuire, laddove ci si rivolga a un prodotto dall’elevata capacità di emissione energetica, le dimensioni saranno inevitabilmente più generose a causa del volume del motore interno.
Le tipologie di generatori di backup sono diverse, ma tutte rientranti in due specifiche categorie: generatori terrestri e marini con i secondi che ovviamente sono progettati in modo tale da garantire una profonda resistenza alla corrosione apportata dall’acqua salata.
Scendendo più nel dettaglio si può appurare come i fattori in grado differenziare un generatore dall’altro siano innumerevoli e tra questi vi è anche l’uso a cui può essere adibito, particolare che consente di distinguere tra generatori stazionari e portatili.
Proseguendo è possibile scoprire come esistano delle sostanziali differenze anche tra la tipologia di motore interno presente e quella concernente il carburante utilizzato, senza considerare gli aspetti solo apparentemente secondari come quello relativo all’emissione di rumore.
Insomma, abbiamo visto come il settore dei generatori di backup sia molto trasversale e variegato e tale ricchezza la si può ritrovare soprattutto nei vantaggi e nei benefici che un generatore può garantire sia un ambiente domestico sia in uno più professionale.
Vediamo quindi quali sono.
Perché avere un generatore di backup in casa?
Secondo l’affermato portale Our World in Data in tutto il mondo ci sono oltre 900 milioni di persone che non hanno accesso all’elettricità nell’intimità della loro abitazione, per coloro che invece non rientrano in tale potervi accedere dipende solo dalla volontà o meno di spingere un semplice pulsante.
Come sempre accade, però, è proprio quando qualcosa che si era abituati ad avere viene a mancare che se ne rimpiange l’importanza e questo discorso si presta benissimo quando si parla di generatori di emergenza.
Il primo aspetto che un nucleo familiare dovrebbe considerare ai fini dell’acquisto è che un generatore di backup non è un esborso fine a sé stesso, ma un autentico investimento capace di ripagarsi da solo anche laddove si sperimentino poche occasioni di utilizzarlo.
Partiamo da una realtà assodata: la maggior parte delle apparecchiature e degli strumenti presenti in casa funziona grazie alla corrente elettrica e già questa semplice dipendenza sarebbe sufficiente per dare un responso positivo all’idea di acquistare un generatore di backup.
Certamente si potrebbe pensare che in fondo in un eventuale scenario di blackout elettrico causato da maltempo o sovraccarico della rete non poter guardare la televisione o navigare su internet tramite PC non siano proprio delle privazioni così impattanti, in realtà si sta sottostimando il problema.
Uno dei primi sprechi che può configurarsi, soprattutto se la corrente viene a mancare per diverse ore, è quello del cibo.
Diversi studi hanno accertato come 3/4 ore di mancata refrigerazione possano portare i vari alimenti contenuti nel frigorifero e nel congelatore a perdere le proprie proprietà organolettiche, con tutto ciò che ne consegue in termini di salute.
Nella malaugurata ipotesi poi che l’interruzione di energia elettrica dovesse protrarsi più a lungo del previsto, ecco come ci si ritroverebbe praticamente obbligati a cestinare tutto il cibo contenuto nel freezer con conseguente spreco di denaro.
Sempre proseguendo nel solco già indicato, è impressionante da un certo punto di vista appurare come si sia così dipendenti dall’energia elettrica da non rendersi nemmeno conto di quanti oggetti la utilizzino.
Laddove, ad esempio, per ragioni mediche più o meno gravi si sia costretti a restare a letto sotto monitoraggio di specifiche attrezzature sanitarie, un improvviso blackout, specialmente se prolungato, potrebbe incrementare i fattori di rischio già presenti senza tra le cose possibilità di porvi rimedio in maniera tempestiva.
Anche volendo scongiurare ogni possibile scenario che abbia a che fare con la salute, come la mettiamo con la sicurezza personale?
Perché non è certo un segreto che la maggior parte dei sistemi di sicurezza domestica siano dipendenti dall’energia elettrica e quando questa viene a mancare ecco che ci si ritrova d’improvviso esposti a potenziali minacce provenienti dall’esterno.
Davvero ci si vuole ritrovare nella condizione di non poter garantire la sicurezza personale di sé stessi e dei propri cari? In un ambiente, tra le altre cose, in cui la totale assenza di illuminazione rende il tutto più complicato. Potrà sembrare strano per alcuni, ma statisticamente è dimostrato come i casi di effrazione tendano ad aumentare quando sono in corso blackout elettrici e i malviventi sono liberi di prendere di mira le fasce più deboli.
Se quindi un generatore di backup è in grado di supplire a così diverse esigenze già normalmente, figurarsi se un suo acquisto non sia indicato laddove si risieda in un’area soggetta a frequenti interruzioni di corrente vuoi per cause naturali vuoi per una rete elettrica non molto performante.
Il classico esempio che può venire in mente sono le località montane così diffuse nel nostro territorio in cui è abbastanza consueto che fenomeni temporaleschi improvvisi possano far cessare l’erogazione di energia elettrica. In questi casi l’acquisto di un generatore di emergenza non è solo consigliato, ma è praticamente un atto dovuto se davvero si vuole essere preparati ad affrontare eventuali criticità.
Volendo poi fare un discorso molto più prosaico e semplice in tal senso, non si può negare che la propria abitazione sia il luogo nel quale ritrovare quel comfort e quella pace di cui si ha bisogno per andare avanti ogni giorno. Prendersi cura del proprio benessere significa soprattutto poter disporre di soluzioni atte a renderlo tale, come lo è per l’appunto un generatore di backup.
Dopo aver visto come un generatore di backup sia in grado di assolvere a numerosi compiti e di apportare svariati benefici e vantaggi a colui che ne è il fruitore, è arrivato il momento di parlare dell’ambito aziendale in cui, gioco forza, esigenze e necessità sono di tipo differente.
Perché avere un generatore di backup in azienda?
È davvero difficile, se non impossibile, trovare un’azienda o un’impresa, indipendente dalle sue dimensioni o dal suo settore di riferimento, che non dipenda in maniera profonda dall’energia elettrica.
Una peculiarità che per forza di cose è assente in un ambiente domestico ma si può ritrovare in uno aziendale è quella relativa alla trasversalità di utilizzo dell’energia. Gestione dei macchinari, conservazione dei prodotti, ospitalità al cliente, sono solo alcune delle attività che non possono esistere senza che vi sia una fonte di alimentazione.
Certamente si potrebbe pensare alla classica realtà aziendale di medie-grandi dimensioni, ma la verità è che anche aziende e imprese molte più piccole necessitano di disporre di energia elettrica continua. Basti pensare al tradizionale e familiare esercizio commerciale di vendita al dettaglio per il quale un eventuale blackout prolungato si configura il più delle volte come una chiusura anticipata dell’attività e tra problemi di sicurezza e sorveglianza e impossibilità di elaborare le transazioni, ecco come le perdite registrate in poche ore riescano a impattare notevolmente sul volume d’affari complessivo.
Il medesimo discorso, seppur con le ovvie proporzioni differenti, vale per le aziende di medie o grandi dimensioni dove interrompere anche solo per poco il proprio business significa andare incontro a perdite di migliaia di Euro.
Ma non è solamente l’aspetto economico che viene a essere intaccato laddove manchi un generatore di backup che possa fornire un’alimentazione sostitutiva, in ballo c’è soprattutto la fondamentale questione della sicurezza dei dipendenti e del personale.
In qualsivoglia azienda è naturale che vi siano determinate regole di sicurezza che debbano essere rispettate da tutti e non è affatto un caso se sul tema riguardante la gestione delle emergenze in ambito lavorativo vi si dedichi così tanta attenzione.
Gestire un’emergenza ed eventualmente porvi rimedio senza la disponibilità di energia elettrica è pressoché impossibile e anche laddove vi si riesca le variabili in gioco in grado di determinare un potenziale rischio per l’incolumità sarebbero troppe da calcolare con tutto ciò che ne conseguirebbe da un punto di vista legale e mediatico.
Naturalmente nel caso delle realtà aziendali più che parlare di un semplice generatore di backup sarebbe più corretto intenderlo come un vero e proprio sistema dedicato di emergenza, tuttavia il concetto che vi è alla base è il medesimo.
Tutte le problematiche sinora esposte in ambito aziendale potrebbero essere facilmente risolte potendo fare affidamento su un suddetto sistema ausiliario di generazione di energia elettrica il quale, affinché possa essere approvato, necessita di prendere in esame diversi fattori tra cui:
- Frequenza storica delle interruzioni elettriche
- Durata media
- Analisi dell’impatto aziendale a fronte di un eventuale blackout
- Eventuali costi da sostenere e perdite da registrare a fronte di un eventuale blackout
- Questione sicurezza
- Analisi delle perdite nel breve e nel medio-lungo periodo
- Costi da sostenere per l’installazione di un sistema ausiliario di generazione elettrica
- Possibilità o meno di ammortamenti
Si può quindi comprendere come i fattori chiamati in causa siano estremamente rilevanti per un’azienda o un’impresa ed è proprio in virtù di ciò che l’analisi sui rapporti rischi-rendimenti sia assolutamente necessaria e propedeutica all’installazione di un generatore di backup.
Ma se da una parte poter contare su una fonte di alimentazione autonoma è di per sé la risposta a tutte le criticità sinora evidenziate, dall’altra non si può negare che i vantaggi e i benefici ottenibili vadano molto oltre la semplice risoluzione di un eventuale problema.
In altre parole, quali vantaggi otterrebbe un’azienda o un’impresa dall’installare un generatore di backup?
L’ottimizzazione delle tempistiche è uno degli aspetti principali che possono essere coadiuvati tramite la sola presenza di una fonte di alimentazione autonoma. Si stima che ogni anno la sola industria manifatturiera perda più di 640 miliardi di dollari a causa di interruzioni non previste nel ciclo produttivo, interruzioni che nella maggior parte dei casi sono riconducibili alla mancanza di energia elettrica.
Un blackout improvviso che in un ambiente domestico può rappresentare un contrattempo più o meno spiacevole in base alla situazione, per un’azienda diventare un fattore scatenante in grado di generare una reazione a catena nella quale l’assenza di energia influisce sulla produttività e questa a sua volta si ripercuote sui dipendenti e quindi anche sui profitti aziendali.
Un ulteriore vantaggio è senza alcun dubbio quello relativo alla delicatissima questione della sicurezza. Per determinare l’impatto che un’interruzione di corrente elettrica possa avere o meno su un’azienda o un’impresa non si può iniziare andando a considerare la natura dell’azienda stessa e il suo ambito operativo.
Per alcune realtà, infatti, la sicurezza riguarda più che altro l’accesso non autorizzato a specifici ambienti, per altre può riguardare l’illuminazione assente e il conseguente rischio di cadute, urti o ferite a cui sono soggetti i dipendenti.
La verità è che un blackout può compromettere in maniera trasversale la sicurezza di un’azienda e di tutto il personale in base all’ambito professionale nel quale opera. Ciò fa anche sì che un generatore di backup assicuri all’impresa l’innegabile vantaggio di poter mantenere inalterato il suo ciclo produttivo e al contempo di tutelare la sicurezza personale dei lavoratori.
Discorso ovviamente a parte necessitano quelle realtà aziendali per le quali un’interruzione inaspettata dell’energia elettrica senza che vi sia la possibilità di porvi rimedio ha come risultato la perdita di dati.
Considerando l’impatto che l’universo digitale sta avendo anche da un punto di vista professionale, si comprende bene come l’interesse di imprese e aziende sia quello di preservare l’integrità dei propri dati in proprio possesso. Da questo punto di vista la situazione non è così rosea come si potrebbe pensare, dal momento che report del settore hanno evidenziato come oltre la metà delle piccole aziende sia del tutto impreparata a un’eventuale perdita di dati.
Occorre poi comprendere che un’eventuale perdita di dati non è soltanto una seccatura, ma una vera e propria minaccia per la continuità del business aziendale soprattutto se questo si basa sull’elaborazione dei dati dei clienti con tutto ciò che ne consegue in termini di immagine e di reputazione.
Tramite l’installazione di un opportuno sistema di backup è invece possibile ovviare a tutti gli scenari sinora descritti e far in modo che la presenza o meno di un’emergenza energetica in essere sia del tutto ininfluente per un’azienda e sopratutto per la continuità del proprio business.